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Parma

Tra Arte Rinascimentale e Tradizione Gastronomica

Parma è un gioiello dell’Emilia-Romagna che sa conquistare il cuore dei viaggiatori in camper con la sua eleganza discreta e il suo patrimonio straordinario. Capitale italiana della cultura gastronomica, insignita del titolo UNESCO di Città Creativa per la Gastronomia, Parma è molto più di prosciutto e parmigiano: è una città d’arte dove i capolavori del Correggio e del Parmigianino dialogano con i maestosi palazzi farnesiani, dove la musica di Giuseppe Verdi risuona ancora nei teatri storici, e dove ogni piazza racconta secoli di storia. Il centro storico compatto e pedonale si visita comodamente a piedi, mentre le aree sosta ben collegate permettono di parcheggiare il camper in tranquillità e immergersi in un’esperienza che unisce cultura, arte, musica e tradizione culinaria d’eccellenza.

Sosta e pernottamento

Aree consigliate

🅿️ Area Sosta Camper Parma
Largo XXIV Agosto 1942, 21/a – 43126 Parma
L’Area Sosta Camper Parma è la soluzione più comoda per visitare la città. Situata a soli 3,8 km dal centro storico, offre 27 piazzole per camper e caravan in un’area attrezzata, recintata, illuminata e videosorvegliata 24 ore su 24. 

Tariffe: €4 per 1 ora, €6 per 2 ore, €12 per 12 ore, €20 per 24 ore. Sosta massima: 72 ore consecutive.

Orari: Aperta 365 giorni l’anno, dalle 7:00 alle 23:00. Personale presente dalle 8:00 alle 20:00 (domenica pomeriggio escluso).

Note utili: Nelle immediate vicinanze si trova un supermercato Lidl. La fermata dell’autobus per il centro storico è facilmente raggiungibile a piedi. Ottima base logistica per esplorare Parma con i mezzi pubblici.

GPS: 46.793440, 11.924860

🅿️ Agriturismo Argaland
Strada Bergonzi n. 12, Località Baccanelli – 43126 Parma

Per chi cerca un’esperienza più bucolica e rilassante, l’Agriturismo Argaland offre 8 piazzole per camper e caravan immerse nella campagna parmigiana, a soli 10 minuti dal centro città.

L’agriturismo si trova in un contesto agricolo autentico, con una bella casa padronale circondata da campi. L’atmosfera è tranquilla e familiare, perfetta per chi vuole staccare dalla routine urbana pur restando vicino alla città. La fermata del bus per Parma si trova proprio di fronte all’ingresso della struttura.

Note utili: Da qui parte anche una pista ciclabile che porta direttamente al centro storico attraversando il Parco del Taro. Ottima base per chi vuole combinare la visita di Parma con escursioni nelle colline circostanti (Castello di Torrechiara, Musei del Cibo, borghi medievali).

GPS: 46.795580, 11.930060

“Rocca Sanvitale a Fontanellato”

“il Battistero di Parma e il Duomo adiacente”

Come muoversi

Parma è una città estremamente comoda da visitare a piedi: il centro storico è in gran parte pedonale e le principali attrazioni (Piazza Duomo, Palazzo della Pilotta, Teatro Regio, Parco Ducale) si trovano a breve distanza l’una dall’altra, tutte raggiungibili in 10-15 minuti di passeggiata.

Dall’Area Sosta Camper Parma:
Diverse linee urbane collegano l’area sosta al centro storico con corse frequenti. Le linee 6, 7 e 21 portano in circa 15 minuti a Piazza Garibaldi, nel cuore della città. I biglietti urbani costano circa €1,50 e si acquistano in edicola, tabaccheria o tramite app.

Dall’Agriturismo Argaland:
La linea 6 (direzione “Parma Centro”) parte dalla fermata situata proprio davanti all’agriturismo e raggiunge il centro in circa 20 minuti. In alternativa, per gli amanti delle due ruote, una piacevole ciclabile di circa 7 km attraversa la campagna e il Parco del Taro fino a raggiungere il Parco Ducale.

In bicicletta:
Parma è molto bike-friendly, con numerose piste ciclabili e un centro storico pianeggiante. L’Agriturismo Argaland offre il noleggio di biciclette, ideale per un’esplorazione sostenibile della città e dei suoi dintorni.

Parcheggi in città (per chi preferisce muoversi in auto):
Se decidete di entrare in città con un mezzo più piccolo, nei pressi del Parco Ducale (Viale Pasini) ci sono parcheggi a pagamento che la domenica e nei festivi sono gratuiti. Attenzione: il camper non può circolare nel centro storico, che è prevalentemente ZTL (Zona a Traffico Limitato).

Consiglio pratico: Una volta arrivati in Piazza Garibaldi, tutto il centro è comodamente visitabile a piedi. Considerate almeno 4-5 ore per una visita completa dei luoghi principali, oppure una giornata intera se volete visitare con calma i musei della Pilotta.

Punti di Interessi (PoI)

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Piazza del Duomo: Il Cuore Romanico di Parma Piazza del Duomo è uno degli spazi medievali più suggestivi d'Italia, un compendio di architettura romanica e gotica che toglie il fiato per armonia e bellezza. Qui si concentrano tre capolavori assoluti: la Cattedrale, il Battistero e il Museo Diocesano. La Cattedrale di Santa Maria Assunta è un magnifico esempio di romanico lombardo, consacrata nel 1106. L'esterno, con la facciata a capanna decorata da logge sovrapposte e il possente campanile in stile gotico (63 metri di altezza), prepara il visitatore alla meraviglia dell'interno. Ma è alzando lo sguardo verso la cupola che si vive l'emozione più grande: l'Assunzione della Vergine, capolavoro assoluto del Correggio (1526-1530), un turbinio di angeli, santi e figure che sembrano ruotare vorticosamente verso il cielo in un trionfo di colori e movimento. Questo affresco rappresenta uno dei vertici della pittura rinascimentale italiana e ha influenzato generazioni di artisti. Nelle navate laterali si trovano altre opere preziose, tra cui la celebre Deposizione di Cristo scolpita da Benedetto Antelami nel 1178. Il Battistero di San Giovanni Battista, costruito tra il 1196 e il 1270 dall'architetto e scultore Benedetto Antelami, è considerato uno dei monumenti più importanti d'Europa per la transizione dal romanico al gotico. La sua pianta ottagonale (l'otto simboleggia la resurrezione di Cristo) e il rivestimento esterno in marmo rosa di Verona creano un effetto cromatico unico. All'esterno non perdete lo zooforo, una galleria di 75 formelle raffiguranti animali reali e fantastici, leoni, grifoni, centauri. All'interno, le 16 arcate sono completamente affrescate con scene bibliche in stile bizantino, mentre la cupola racconta la Gerusalemme Celeste. Particolarmente suggestivo è il ciclo scultoreo dei Mesi e delle Stagioni di Antelami, un capolavoro dell'arte medievale che descrive il lavoro dell'uomo nei vari periodi dell'anno. Il Museo Diocesano custodisce opere d'arte provenienti dalla Cattedrale e dal Battistero, oltre a preziosi mosaici romani del V secolo emersi durante gli scavi.
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Complesso Monumentale della Pilotta: Un Tesoro Farnesiano Il Castello di Brunico domina la città dall'alto di una collina verde. Costruito nel XIII secolo dal vescovo di Bressanone, è stato recentemente ristrutturato con un intervento audace che ha affiancato alle antiche mura materiali moderni come legno, vetro e acciaio. Oggi ospita il Messner Mountain Museum Ripa, uno dei sei musei del circuito fondato dall'alpinista Reinhold Messner. Il museo è dedicato ai popoli delle montagne di tutto il mondo: Sherpa, Incas, Tibetani, Mongoli e molte altre culture che vivono da millenni in simbiosi con le vette. Le sale espositive presentano oggetti di vita quotidiana, strumenti di lavoro, maschere rituali e testimonianze delle tradizioni religiose e spirituali di questi popoli. È un viaggio affascinante e insolito che ti fa capire come la montagna non sia solo sci e arrampicate, ma anche casa, cultura, resistenza. Il castello è raggiungibile dal centro con un sentiero panoramico che parte ai piedi della collina e sale dolcemente attraverso prati e alberi. La salita richiede 10-15 minuti e offre una vista sempre più ampia sulla città e sulla vallata. D'estate il percorso è piacevolissimo, d'inverno può essere scivoloso: portate scarpe adatte. Il Palazzo della Pilotta è un imponente complesso monumentale cinquecentesco che custodisce ben cinque musei in un'unica struttura. Costruito tra il 1583 e il 1600 come appendice del Palazzo Ducale dei Farnese, deve il suo nome al gioco della pelota (pelota basca) che i soldati spagnoli praticavano nei suoi cortili. Gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato ricostruito nel dopoguerra ed è oggi uno dei poli culturali più importanti d'Italia. Teatro Farnese La prima meraviglia che incontrerete è il Teatro Farnese, un capolavoro di ingegneria teatrale del 1618 progettato dall'architetto Giovan Battista Aleotti. Costruito interamente in legno e stucco per imitare marmi e metalli preziosi, fu il primo teatro stabile moderno dell'Occidente, dotato di un sistema scenografico mobile rivoluzionario. La cavea poteva ospitare 3000 spettatori e persino essere allagata per rappresentazioni di battaglie navali. Nonostante la magnificenza, i Farnese lo utilizzarono solo 9 volte! Distrutto dai bombardamenti del 1944, è stato fedelmente ricostruito e oggi accoglie i visitatori con la sua imponenza. Galleria Nazionale La Galleria Nazionale di Parma è una delle pinacoteche più importanti d'Italia. Ospita capolavori di Leonardo da Vinci (la Testa di fanciulla detta Scapiliata), Correggio, Parmigianino, Canaletto, Beato Angelico, El Greco, Tiepolo e molti altri maestri italiani ed europei. Particolarmente ricca è la sezione dedicata alla pittura emiliana del Cinquecento, con sale interamente dedicate agli affreschi staccati del Correggio e alle opere manieriste del Parmigianino. Museo Archeologico Nazionale Fondato nel 1760 da Filippo di Borbone, il museo custodisce importanti reperti dalla Preistoria all'età romana, con una notevole collezione egizia e reperti etruschi dalla città romana di Veleia. Biblioteca Palatina Una biblioteca storica fondata nel 1762, con la splendida Galleria Petitot decorata in stile neoclassico e ricca di manoscritti antichi, incunaboli e edizioni rare. Museo Bodoni Dedicato all'arte tipografica e al celebre tipografo parmigiano Giambattista Bodoni, inventore del carattere tipografico che porta il suo nome.
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Teatro Regio: Il Tempio della Musica Verdiana Il Teatro Regio è uno dei teatri d'opera più prestigiosi e severi d'Italia, costruito tra il 1821 e il 1829 per volere di Maria Luigia d'Austria, moglie di Napoleone e duchessa di Parma. Il teatro fu progettato dall'architetto Nicola Bettoli in stile neoclassico, con una facciata sobria ed elegante che nasconde un interno sontuoso: la sala a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi è dominata da un enorme lampadario parigino del peso di una tonnellata. Il Teatro Regio è indissolubilmente legato a Giuseppe Verdi, il compositore di Busseto che qui vide debuttare molte sue opere. Ancora oggi il pubblico del Regio è noto per essere uno dei più esigenti e competenti al mondo: una standing ovation al Teatro Regio è un traguardo ambito da ogni cantante lirico. Ogni anno, a settembre-ottobre, il teatro ospita il Festival Verdi, uno degli eventi lirici più importanti d'Europa, che richiama appassionati da tutto il mondo. Visita: Il teatro è visitabile solo in occasione di visite guidate programmate o durante gli eventi. Per conoscere date e modalità di visita, consultare il sito ufficiale teatroregioparma.it. In alternativa, potete ammirare la facciata esterna e la piazza antistante, dove sorge anche un monumento a Giuseppe Verdi.
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Basilica di Santa Maria della Steccata: Il Gioiello Rinascimentale La Basilica di Santa Maria della Steccata è uno dei capolavori del Rinascimento italiano, costruita tra il 1521 e il 1539 su progetto degli architetti Bernardino e Giovanni Francesco Zaccagni. Il nome deriva dallo "steccato" (una cancellata) che fu eretto nel Medioevo per proteggere un'immagine miracolosa della Madonna, molto venerata dai fedeli parmensi. La chiesa ha una pianta a croce greca (navata e transetto hanno la stessa lunghezza), sormontata da una grande cupola centrale affrescata da Bernardino Gatti con l'Assunzione di Maria. L'interno è luminoso ed elegante, decorato con stucchi e affreschi cinquecenteschi. Ma il vero tesoro della Steccata sono gli affreschi del Parmigianino (Francesco Mazzola, 1503-1540), allievo prediletto del Correggio, che qui realizzò uno dei suoi cicli più importanti. Nelle arcate dell'arco trionfale si ammirano le celebri figure di Vergini sagge e stolte, rappresentate con una grazia e una raffinatezza che anticipano il manierismo. Nella cripta della basilica si trovano le sepolture dei Duchi Farnese, che fecero della Steccata il loro mausoleo ufficiale.
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Parco Ducale: Il Polmone Verde della Città Il Parco Ducale è il "salotto verde" dei parmensi, un'oasi di 20 ettari nel cuore della città voluta dal duca Ottavio Farnese nel 1560 e progettata come giardino all'italiana. Oggi è un parco pubblico amatissimo, perfetto per una pausa rilassante dopo le visite ai musei. Il parco è attraversato da lunghi viali alberati, punteggiato da fontane monumentali, statue e specchi d'acqua. Al centro sorge il Palazzo del Giardino (chiamato anche Palazzetto Eucherio Sanvitale), un elegante edificio rinascimentale che ospita mostre temporanee. Nascosto tra gli alberi si trova il romantico Tempietto d'Arcadia, un piccolo padiglione neoclassico. In fondo al parco, le Serre Comunali in stile Liberty ospitano specie botaniche esotiche. Il Parco Ducale è il luogo ideale per un picnic all'ombra dei platani secolari, per far correre i bambini in sicurezza, o semplicemente per rilassarsi su una panchina leggendo un libro. Nelle belle giornate vedrete studenti universitari sui prati, joggers lungo i viali, e famiglie che passeggiano godendosi l'atmosfera tranquilla. Orari: Sempre aperto dall'alba al tramonto

Eventi stagionali

Festival Verdi

Quando: settembre - ottobre
Dove: Parma e Busseto
Cosa: Il Festival Verdi è uno degli appuntamenti lirici più importanti d'Europa, un evento che ogni anno celebra il genio di Giuseppe Verdi nelle terre che gli diedero i natali. La manifestazione si svolge tra Parma e Busseto (il paese natale del compositore) con un programma ricco di opere, concerti e eventi collaterali.

Festival del Prosciutto di Parma

Quando: settembre
Dove: Parma
Cosa: Il Festival del Prosciutto di Parma è la grande festa dedicata al "Re dei Prosciutti", che si svolge ogni anno a Langhirano (15 km da Parma), il cuore della produzione del Prosciutto di Parma DOP. Il Festival del Prosciutto è l'occasione perfetta per immergersi nella cultura gastronomica parmense, degustare prodotti d'eccellenza e scoprire i borghi della provincia.

Natale a Parma

Quando: dicembre
Dove: Parma
Cosa: Durante il periodo natalizio, Parma si veste di luci e accoglie i visitatori con:

  • Mercatini di Natale in Piazza Garibaldi, con prodotti artigianali, dolciumi tipici e idee regalo
  • Presepi artistici nelle chiese storiche
  • Concerti di Natale al Teatro Regio e nelle basiliche
  • Eventi gastronomici: degustazioni, cene tematiche, iniziative nei Musei del Cibo

Ricette e Prodotti tipici

Non si può dire di aver vissuto Parma senza assaggiare la Torta Fritta, il “pane” tradizionale parmigiano che accompagna salumi e formaggi in ogni trattoria emiliana. A Modena e Reggio Emilia la chiamano “gnocco fritto”, ma a Parma è “torta fritta” – e c’è una ragione storica.

Storia e Tradizione

La torta fritta ha origini antiche, risalenti probabilmente ai Longobardi, popolazione germanica che conquistò il Nord Italia dopo la caduta dell’Impero Romano. I Longobardi avevano a disposizione molto strutto (grasso di maiale) e lo utilizzavano sia nell’impasto che per friggere. Questo semplice pane fritto divenne l’alimento quotidiano dei contadini emiliani fino agli anni ’60, sostituendo il pane vero e proprio, più laborioso da preparare.

Ma perché “torta”? Perché nei secoli passati era usanza servirla a fine pasto, spolverata di zucchero, come dolce. Da qui il nome “torta”, anche se oggi la si mangia quasi sempre salata, accompagnata da prosciutto crudo, salame felino, culatello, coppa e Parmigiano Reggiano.

Ricetta della Torta Fritta Parmigiana

La torta fritta è sorprendentemente facile da preparare, anche in camper! Servono pochi ingredienti e il risultato è garantito: rombi di pasta lievitata fritta, croccanti fuori e morbidi dentro, che si gonfiano come cuscini dorati.

Ingredienti (per 4 persone):
  • 500 g di farina 00
  • 12 g di lievito di birra fresco (oppure 4 g di lievito secco)
  • 180 ml di acqua tiepida
  • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 10 g di sale fino
  • 1 pizzico di zucchero
  • Olio di semi di arachidi (o altro olio per friggere) q.b.
Metodo di Preparazione:
  1. Preparare il lievito: Sbriciolate il lievito di birra in una ciotola con il pizzico di zucchero e 50 ml di acqua tiepida. Mescolate fino a sciogliere completamente il lievito e lasciate riposare per 10 minuti fino a quando sulla superficie si formerà una leggera schiuma.
  2. Impastare: Su una spianatoia (o in una ciotola capiente), create una fontana con la farina. Al centro versate l’acqua con il lievito sciolto, l’olio extravergine, il sale e il resto dell’acqua tiepida. Con una forchetta cominciate a mescolare dal centro verso l’esterno, incorporando gradualmente la farina. Quando l’impasto inizia a prendere forma, impastate energicamente con le mani per 8-10 minuti fino a ottenere un panetto liscio, elastico e non appiccicoso.
  3. Lievitazione: Formate una palla con l’impasto, mettetela in una ciotola leggermente unta d’olio, coprite con pellicola trasparente o un canovaccio umido e lasciate lievitare in un luogo tiepido per almeno 1-1,5 ore, fino a quando l’impasto sarà raddoppiato di volume.
  4. Stendere e tagliare: Rovesciate l’impasto su una spianatoia infarinata e stendetelo con un mattarello fino a ottenere una sfoglia spessa circa 3-4 mm. Con un coltello o una rotella per pizza, tagliate dei rombi di circa 6×7 cm (o rettangoli, se preferite). Potete praticare un piccolo taglio al centro di ogni rombo per facilitare la frittura e il gonfiaggio.
  5. Friggere: In una padella alta o un pentolino, scaldate abbondante olio di semi a 170-180°C (se non avete il termometro, testate la temperatura con un pezzetto di impasto: deve sfrigolare vivacemente e venire subito a galla). Friggete i rombi pochi alla volta (2-3 per volta, non di più), girandoli spesso con una schiumarola. Si gonfieranno come palloncini! Quando saranno dorati uniformemente (circa 1-2 minuti per lato), scolateli e adagiateli su carta assorbente da cucina.
  6. Servire: La torta fritta va servita caldissima, accompagnata da generose fette di Prosciutto di Parma DOP, salame felino, coppa di Parma, culatello di Zibello e scaglie di Parmigiano Reggiano stagionato 24-36 mesi. Aggiungete anche qualche formaggio morbido tipo squacquerone o stracchino. Per bere, un bicchiere di Lambrusco fresco è l’abbinamento perfetto!
Nota Storica e Culturale

La torta fritta è il simbolo dell’ospitalità emiliana. In passato, quando arrivavano ospiti inaspettati, bastava accendere il fuoco e preparare la torta fritta per offrire un pasto sostanzioso e saporito. Oggi è un rito conviviale: le famiglie emiliane si riuniscono ancora per preparare insieme la torta fritta, un gesto d’amore che si tramanda di generazione in generazione. Le nonne raccontano che la torta fritta avanzata (se mai ne avanza!) è ottima anche il giorno dopo, croccante, e che qualcuno la intingeva addirittura nel latte caldo a colazione!

Consigli utili

Quando Andare

  • Primavera (aprile-maggio): Il periodo migliore per visitare Parma. Il clima è mite, i parchi sono fioriti, e non c’è ancora la calura estiva. Ideale per passeggiate e visite ai musei.
  • Autunno (settembre-ottobre): Altro periodo eccellente, con temperature gradevoli. È l’alta stagione grazie al Festival Verdi e al Festival del Prosciutto, quindi aspettatevi più affollamento (ma ne vale assolutamente la pena!).
  • Estate (giugno-agosto): Fa caldo, ma ci sono molti eventi all’aperto. Evitate le ore centrali per le visite ai monumenti.
  • Inverno (dicembre-febbraio): Freddo e nebbia tipici della Pianura Padana, ma l’atmosfera natalizia è suggestiva e i musei sono meno affollati.

Attenzione alla Circolazione

Evitate assolutamente di portare il camper nel centro storico: quasi tutto il centro è ZTL (Zona a Traffico Limitato) con telecamere attive e multe salate. Le aree sosta indicate sono comodamente collegate con i mezzi pubblici o in bicicletta.

Colline e Dintorni

Se avete più giorni a disposizione, la provincia di Parma offre tesori nascosti:

  • Castello di Torrechiara (20 km): uno dei castelli medievali più belli d’Italia
  • Busseto (40 km): il borgo di Giuseppe Verdi, con la casa natale e il Teatro Verdi
  • Langhirano (15 km): il regno del Prosciutto di Parma, con il Museo del Prosciutto e i prosciuttifici visitabili
  • Musei del Cibo: musei tematici dedicati a Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Pasta, Pomodoro, Vino, disseminati nelle colline

Spesa e Rifornimenti

Prima di lasciare Parma, fate scorta di eccellenze locali:

  • Parmigiano Reggiano DOP stagionato (il 36 mesi è straordinario!)
  • Prosciutto di Parma DOP (fatevelo affettare al momento)
  • Culatello di Zibello DOP (se il budget lo permette, è il top!)
  • Salame Felino IGP
  • Vini locali: Lambrusco, Malvasia dei Colli di Parma DOC, Fortana del Taro DOC

I migliori posti dove fare acquisti sono le salumerie e gastronomie del centro storico (via Farini, via Cavour) e i caseifici delle colline.

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