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Monteriggioni

La Fortezza Medievale che Sfida il Tempo fra le Colline Toscane

Quando Dante Alighieri scriveva dell’Inferno e paragonava le torri di Monteriggioni ai giganti imprigionati sull’orlo della voragine, forse non immaginava che quelle stesse mura avrebbero continuato a dominare il paesaggio senese per altri sette secoli. Monteriggioni non è un luogo che si visita per caso: è una destinazione che si raggiunge consapevolmente, un’isola di medioevo perfettamente conservata dove il tempo sembra essersi fermato ai giorni della Repubblica di Siena.

Dal tuo camper, raggiungibile in pochi minuti a piedi da una comoda area di sosta, scoprirai uno dei borghi fortificati più affascinanti della Toscana—un luogo dove l’architettura militare e la storia si fondono con il paesaggio collinare più suggestivo che la regione possa offrire.

Sosta e pernottamento

Raggiungere Monteriggioni dal tuo camper è una logistica semplice e ben gestita.

Aree consigliate

🅿️ La Posta Area Sosta Camper
Via Cassia Nord 142, 53035 Monteriggioni (SI)

Letteralmente ai piedi delle mura e a meno di dieci minuti a piedi dal centro storico.

L’area dispone di 29 piazzole in asfalto più una riservata ai disabili, tutte pianeggianti e con ampi spazi di manovra. Ogni stallo è equipaggiato con colonnina 220V dedicata. I servizi igienici sono puliti e ben mantenuti, con docce calde a pagamento (€1 per 3,5 minuti). Il camper service è funzionale e moderno: carico e scarico acqua, raccolta rifiuti differenziata, tutto gestito da un sistema automatizzato con cassa self-service. L’illuminazione è diffusa, la videosorveglianza attiva, e lo spazio giochi per bambini rappresenta un’attenzione rara nelle aree di sosta. Gli animali sono ammessi senza problemi.

Tariffe 2025: €8 per 12 ore / €16 per 24 ore / €4 per il camper service (carico/scarico separato). Il pagamento avviene tramite cassa automatica all’ingresso (carte o contanti). L’accesso è automatizzato con sbarra e tessera.

GPS: 43.385907, 11.228065
Parcheggio Cipressino

Strada Comunale di Monteriggioni, 3, 53035 Monteriggioni (SI)

Subito prima dell’ingresso principale: è un parcheggio tradizionale adatto a soste brevi, senza servizi specifici per camper, ma comodo per chi vuole fare solo un’escursione di poche ore.

GPS: 43.388202, 11.225160

Come muoversi

Dall’area di sosta al cuore di Monteriggioni bastano dieci minuti a piedi seguendo un sentiero ben segnalato che ripercorre parte della Via Francigena. Il percorso si inerpica dolcemente attraverso le colline, e mentre cammini inizierai a scorgere la sagoma circolare delle mura superiormente alla vegetazione: un primo assaggio di ciò che ti attende. L’atmosfera del tragitto è particolare—quasi rituale—come se passare da La Posta al castello significasse varcare una soglia invisibile tra il presente e il Medioevo.

Chi desiderasse una scorciatoia troverà un sentiero più stretto e leggermente più impegnativo, ideale per chi è allenato a camminare in salita. Non è adatto a passeggini o anziani.

“…vista aperta sopra le mura”

“camminare nel Medioevo”

Punti di Interessi (PoI)

La cinta muraria è un’ellisse perfetta di circa 570 metri di perimetro, circondata da quattordici torri rettangolari di 6 per 4 metri, alte 15 metri dal basamento della muraglia. Lo spessore della cortina muraria è di due metri—non è una decorazione, è serietà costruttiva. Due porte permettevano l’accesso: la Porta Romea (Franca) a levante verso Siena, e la Porta San Giovanni (Fiorentina) a ponente verso la Valdelsa.

Quello che affascina di Monteriggioni è che non è stato mai espugnato con la forza. Nel 1269, dopo la disfatta di Colle immortalata da Dante nel Purgatorio, i senesi sconfitti si rifugiarono qui, e i fiorentini non riuscirono a penetrare. Nel 1526, quando 2.500 uomini e l’artiglieria pesante fiorentina assediarono il castello per mesi, le mura ressero. Fu solo nel 1554 che Monteriggioni cadde—non per debolezza strutturale, ma per tradimento: il Capitano Giovannino Zeti consegnò le chiavi al nemico.

Dentro le mura, il borgo è piccolo e intatto: una strada principale attraversa la Piazza Dante Alighieri (già Piazza Roma), dove si affaccia la Pieve di Santa Maria Assunta e dove oggi troverai ristoranti, bar, e negozi di artigianato locale. Non è un museo congelato, è ancora vivo—le finestre hanno tende, gli odori sono quelli di una cucina vera, le voci echeggiando tra i vicoli sono quelle di chi abita qui.

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Camminamento sulle mura L'esperienza fondamentale a Monteriggioni è camminare sui camminamenti di ronda, sullo stesso tracciato dove le guardie senesi passeggiavano sei secoli fa controllandone il territorio. L'accesso è attraverso il Percorso Didattico "Monteriggioni in Arme" (ingresso in Piazza Dante Alighieri 23), articolato in quattro piccole sale che ripercorrono la storia del castello dal XIII al XVI secolo con fedeli riproduzioni di armi, armature e modellini di macchine d'assedio. Un tocco di genialità sta nel fatto che alcune armi e parti di armatura si possono indossare: questa interazione fisica trasforma la visita da passiva a immersiva. Una volta sui camminamenti, la vista cambia prospettiva. A sud guardi il Chianti, con le sue ondulazioni verdi infinite. A nord la Valdelsa si apre verso l'orizzonte. Nelle giornate limpide, persino le torri di San Gimignano sono visibili a est. Il camminamento meridionale è il più affascinante: ti trovi alla stessa altezza delle torri, circolato da aria aperta, con la sensazione di trovarti sospeso tra il cielo e la terra toscana.
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Pieve di Santa Maria Assunta Si affaccia sulla Piazza Dante Alighieri ed è visitabile tutti i giorni. Costruita nella prima metà del XIII secolo, rappresenta quella fusione di romanico e gotico che caratterizza l'architettura senese. L'interno è sobrio, essenziale—come dovrebbe essere una chiesa medievale. I dettagli architettonici raccontano di maestranze che sapevano il loro mestiere.
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Centro Storico e Piazza Dante Alighieri La piazza centrale è il cuore pulsante, circondata da ristoranti e locande dove puoi assaggiare la cucina locale. Non è grande—non è affollata di frotte di turisti, proprio perché Monteriggioni rimane relativamente autentica. Le botteghe vendono vino Chianti Classico, salumi, formaggio pecorino, oggetti di artigianato. È il luogo dove fermarsi per mangiare, bere, e osservare il paesaggio sedendo a un tavolo.
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Museo Archeologico (Abbadia Isola) Incluso nel biglietto dei camminamenti, si trova nella vicina frazione di Abbadia Isola (raggiungibile con breve tragitto). Espone reperti etruschi e medievali del territorio, documentando l'insediamento umano nella zona da epoche remote.
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Percorsi di Trekking La Via Francigena passa per Monteriggioni: è il cammino storico percorso dai pellegrini diretti a Roma. Chi desidera seguire tracce di storia su due piedi può intraprendere escursioni dalla Montagnola Senese (un antico percorso di 21 km, 5 ore, difficoltà media, passando per borghi minori e castelli). La zona è ideale anche per mountain bike e in alcuni tratti per escursioni a cavallo.

Eventi stagionali

La Festa Medievale

Dove: Monteriggioni

Quando: primi giorni di luglio

Cosa: Il castello si anima con cortei in costume, rievocazioni storiche, combattimenti (orchestrati e coinvolgenti), artisti di strada, giullari, musicisti, taverne tematiche con cibo medievale, e mercatini artigianali. C'è attenzione particolare alle famiglie con bambini, con spazi dedicati e intrattenimento specifico.

“Pieve di Santa Maria Assunta ”

“tappa imperdibile per i souvenir”

Ricette e Prodotti tipici

Mangiare a Monteriggioni significa assaporare una cucina di terra, popolare ma non povera. È la cucina che i contadini della Montagnola Senese cucinavano nelle loro case—genuina, ricca di verdure, di legumi, di carni di qualità. I piatti tipici includono pappardelle al cinghiale (pasta fresca fatta in casa con ragù di selvaggina), pici cacio e pepe, ribollita, bistecca alla fiorentina di razza Chianina, salumi di cinta senese (una razza suina antichissima), finocchiona (salame con semi di finocchio), prosciutto toscano.

Ricetta della Ribollita

La ribollita non è solo un piatto—è una filosofia. Nasce dalla cucina contadina come riciclo intelligente: gli avanzi della settimana si trasformano in una zuppa ricca e confortante che, riscaldata (“ribolita”) il giorno dopo, diventa ancora più saporita. Il nome contiene il segreto della sua preparazione.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400g fagioli cannellini (secchi o in scatola)
  • 300g pane toscano raffermo, tagliato a pezzi
  • 400g cavolo nero (o verza), lavato e strappato a mano
  • 2 carote medie, tagliate a cubetti
  • 2 gambi di sedano, tagliati a cubetti
  • 1 cipolla media, affettata
  • 400g pomodori pelati (o 2 pomodori freschi)
  • 300g altri ortaggi di stagione (zucchine, barbabietola, spinaci—facoltativo)
  • 1 litro brodo vegetale (o acqua)
  • 6 cucchiai olio extravergine di oliva toscano
  • Sale e pepe nero macinato
  • Aglio (opzionale)

Preparazione:

Se usi fagioli secchi, lasciali in ammollo la notte precedente, poi cuocili in acqua per 1,5-2 ore finché non siano teneri. Se usi quelli in scatola, usa il liquido di governo.

In una pentola grande, scalda 4 cucchiai di olio e rosola la cipolla fino a diventare trasparente. Aggiungi carote e sedano, lascia soffrire per 5 minuti finché gli ortaggi iniziano a rilasciare i loro succhi. Versa i pomodori pelati, rompi eventuali pezzi troppo grandi, e lascia cuocere per 5 minuti. Aggiungi il cavolo nero strappato a mano e gli altri ortaggi (se presenti): il cavolo nero rilascerà molta acqua, è normale. Copri con il brodo e porta a ebollizione. Aggiungi i fagioli cotti (con parte del loro liquido di cottura), sale e pepe. Riduci il fuoco e lascia simmerare per 30-40 minuti: la zuppa deve diventare densa, quasi una vellutata, ma ancora broda.

Negli ultimi 10 minuti di cottura, aggiungi il pane raffermo strappato a mano. Mescola bene: il pane si dissolverà parzialmente, legando la zuppa e rendendola cremosa. Se la consistenza è troppo densa, aggiungi acqua calda.

Assaggia, correggi di sale e pepe. A questo punto puoi servire, ma la ricetta tradizionale prevede di lasciare riposare la ribollita fino al giorno dopo, quando sarà ancora più saporita.

Il tocco finale: versa la ribollita in scodelle o piatti fondi, aggiungi un filo di olio extravergine crudo (non cotto: l’olio aggiunto a fine cottura preserva l’aroma), e se desideri un tocco di aglio crudo sfregato su una fetta di pane toscano, è benvenuto.

Consigli utili

Prendetevi almeno una mezza giornata per visitare Monteriggioni. A nostro avviso il periodo migliore dell’anno va da aprile ad ottobre. A Luglio imperdibile la festa medievale. Le strade medievali presentano qualche gradino e una pavimentazione un po’ ostica a persone con ridotta capacità motoria

 

📞 Ufficio Turistico

 

Una Riflessione Prima di Tornare al Camper

Monteriggioni non ti mostrerà i grandi capolavori dell’arte come farà Siena a venti minuti di distanza. Non ha le dimensioni epiche di San Gimignano. Quello che possiede è qualcosa di più raro nella Toscana contemporanea: un’integrità narrativa. Le sue mura raccontano ancora la storia per cui furono costruite, e le strade interne respirano di una quotidianità medievale che il tempo ha preservato piuttosto che distrutto. Dopo una giornata spesa dentro queste mura, a camminare dove Dante ha guardato, a mangiare una ribollita dalle ricette antiche, a osservare il tramonto dal camminamento nord con il Chianti ai tuoi piedi—il ritorno al camper non sarà una conclusione, ma un passaggio. Monteriggioni rimarrà dentro di te come un ricordo immateriale, la prova che il Medioevo non è solo nei libri.

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