Quando Dante Alighieri scriveva dell’Inferno e paragonava le torri di Monteriggioni ai giganti imprigionati sull’orlo della voragine, forse non immaginava che quelle stesse mura avrebbero continuato a dominare il paesaggio senese per altri sette secoli. Monteriggioni non è un luogo che si visita per caso: è una destinazione che si raggiunge consapevolmente, un’isola di medioevo perfettamente conservata dove il tempo sembra essersi fermato ai giorni della Repubblica di Siena.
Dal tuo camper, raggiungibile in pochi minuti a piedi da una comoda area di sosta, scoprirai uno dei borghi fortificati più affascinanti della Toscana—un luogo dove l’architettura militare e la storia si fondono con il paesaggio collinare più suggestivo che la regione possa offrire.
Sosta e pernottamentoRaggiungere Monteriggioni dal tuo camper è una logistica semplice e ben gestita.
Letteralmente ai piedi delle mura e a meno di dieci minuti a piedi dal centro storico.
L’area dispone di 29 piazzole in asfalto più una riservata ai disabili, tutte pianeggianti e con ampi spazi di manovra. Ogni stallo è equipaggiato con colonnina 220V dedicata. I servizi igienici sono puliti e ben mantenuti, con docce calde a pagamento (€1 per 3,5 minuti). Il camper service è funzionale e moderno: carico e scarico acqua, raccolta rifiuti differenziata, tutto gestito da un sistema automatizzato con cassa self-service. L’illuminazione è diffusa, la videosorveglianza attiva, e lo spazio giochi per bambini rappresenta un’attenzione rara nelle aree di sosta. Gli animali sono ammessi senza problemi.
Tariffe 2025: €8 per 12 ore / €16 per 24 ore / €4 per il camper service (carico/scarico separato). Il pagamento avviene tramite cassa automatica all’ingresso (carte o contanti). L’accesso è automatizzato con sbarra e tessera.
GPS: 43.385907, 11.228065
Strada Comunale di Monteriggioni, 3, 53035 Monteriggioni (SI)
Subito prima dell’ingresso principale: è un parcheggio tradizionale adatto a soste brevi, senza servizi specifici per camper, ma comodo per chi vuole fare solo un’escursione di poche ore.
GPS: 43.388202, 11.225160
Come muoversiDall’area di sosta al cuore di Monteriggioni bastano dieci minuti a piedi seguendo un sentiero ben segnalato che ripercorre parte della Via Francigena. Il percorso si inerpica dolcemente attraverso le colline, e mentre cammini inizierai a scorgere la sagoma circolare delle mura superiormente alla vegetazione: un primo assaggio di ciò che ti attende. L’atmosfera del tragitto è particolare—quasi rituale—come se passare da La Posta al castello significasse varcare una soglia invisibile tra il presente e il Medioevo.
Chi desiderasse una scorciatoia troverà un sentiero più stretto e leggermente più impegnativo, ideale per chi è allenato a camminare in salita. Non è adatto a passeggini o anziani.
“…vista aperta sopra le mura”
“camminare nel Medioevo”
Punti di Interessi (PoI)La cinta muraria è un’ellisse perfetta di circa 570 metri di perimetro, circondata da quattordici torri rettangolari di 6 per 4 metri, alte 15 metri dal basamento della muraglia. Lo spessore della cortina muraria è di due metri—non è una decorazione, è serietà costruttiva. Due porte permettevano l’accesso: la Porta Romea (Franca) a levante verso Siena, e la Porta San Giovanni (Fiorentina) a ponente verso la Valdelsa.
Quello che affascina di Monteriggioni è che non è stato mai espugnato con la forza. Nel 1269, dopo la disfatta di Colle immortalata da Dante nel Purgatorio, i senesi sconfitti si rifugiarono qui, e i fiorentini non riuscirono a penetrare. Nel 1526, quando 2.500 uomini e l’artiglieria pesante fiorentina assediarono il castello per mesi, le mura ressero. Fu solo nel 1554 che Monteriggioni cadde—non per debolezza strutturale, ma per tradimento: il Capitano Giovannino Zeti consegnò le chiavi al nemico.
Dentro le mura, il borgo è piccolo e intatto: una strada principale attraversa la Piazza Dante Alighieri (già Piazza Roma), dove si affaccia la Pieve di Santa Maria Assunta e dove oggi troverai ristoranti, bar, e negozi di artigianato locale. Non è un museo congelato, è ancora vivo—le finestre hanno tende, gli odori sono quelli di una cucina vera, le voci echeggiando tra i vicoli sono quelle di chi abita qui.
Eventi stagionaliDove: Monteriggioni
Quando: primi giorni di luglio
Cosa: Il castello si anima con cortei in costume, rievocazioni storiche, combattimenti (orchestrati e coinvolgenti), artisti di strada, giullari, musicisti, taverne tematiche con cibo medievale, e mercatini artigianali. C'è attenzione particolare alle famiglie con bambini, con spazi dedicati e intrattenimento specifico.
“Pieve di Santa Maria Assunta ”
“tappa imperdibile per i souvenir”
Ricette e Prodotti tipiciMangiare a Monteriggioni significa assaporare una cucina di terra, popolare ma non povera. È la cucina che i contadini della Montagnola Senese cucinavano nelle loro case—genuina, ricca di verdure, di legumi, di carni di qualità. I piatti tipici includono pappardelle al cinghiale (pasta fresca fatta in casa con ragù di selvaggina), pici cacio e pepe, ribollita, bistecca alla fiorentina di razza Chianina, salumi di cinta senese (una razza suina antichissima), finocchiona (salame con semi di finocchio), prosciutto toscano.
Ricetta della Ribollita
La ribollita non è solo un piatto—è una filosofia. Nasce dalla cucina contadina come riciclo intelligente: gli avanzi della settimana si trasformano in una zuppa ricca e confortante che, riscaldata (“ribolita”) il giorno dopo, diventa ancora più saporita. Il nome contiene il segreto della sua preparazione.
Ingredienti per 4 persone:
Preparazione:
Se usi fagioli secchi, lasciali in ammollo la notte precedente, poi cuocili in acqua per 1,5-2 ore finché non siano teneri. Se usi quelli in scatola, usa il liquido di governo.
In una pentola grande, scalda 4 cucchiai di olio e rosola la cipolla fino a diventare trasparente. Aggiungi carote e sedano, lascia soffrire per 5 minuti finché gli ortaggi iniziano a rilasciare i loro succhi. Versa i pomodori pelati, rompi eventuali pezzi troppo grandi, e lascia cuocere per 5 minuti. Aggiungi il cavolo nero strappato a mano e gli altri ortaggi (se presenti): il cavolo nero rilascerà molta acqua, è normale. Copri con il brodo e porta a ebollizione. Aggiungi i fagioli cotti (con parte del loro liquido di cottura), sale e pepe. Riduci il fuoco e lascia simmerare per 30-40 minuti: la zuppa deve diventare densa, quasi una vellutata, ma ancora broda.
Negli ultimi 10 minuti di cottura, aggiungi il pane raffermo strappato a mano. Mescola bene: il pane si dissolverà parzialmente, legando la zuppa e rendendola cremosa. Se la consistenza è troppo densa, aggiungi acqua calda.
Assaggia, correggi di sale e pepe. A questo punto puoi servire, ma la ricetta tradizionale prevede di lasciare riposare la ribollita fino al giorno dopo, quando sarà ancora più saporita.
Il tocco finale: versa la ribollita in scodelle o piatti fondi, aggiungi un filo di olio extravergine crudo (non cotto: l’olio aggiunto a fine cottura preserva l’aroma), e se desideri un tocco di aglio crudo sfregato su una fetta di pane toscano, è benvenuto.
Consigli utiliPrendetevi almeno una mezza giornata per visitare Monteriggioni. A nostro avviso il periodo migliore dell’anno va da aprile ad ottobre. A Luglio imperdibile la festa medievale. Le strade medievali presentano qualche gradino e una pavimentazione un po’ ostica a persone con ridotta capacità motoria
📞 Ufficio Turistico
Monteriggioni non ti mostrerà i grandi capolavori dell’arte come farà Siena a venti minuti di distanza. Non ha le dimensioni epiche di San Gimignano. Quello che possiede è qualcosa di più raro nella Toscana contemporanea: un’integrità narrativa. Le sue mura raccontano ancora la storia per cui furono costruite, e le strade interne respirano di una quotidianità medievale che il tempo ha preservato piuttosto che distrutto. Dopo una giornata spesa dentro queste mura, a camminare dove Dante ha guardato, a mangiare una ribollita dalle ricette antiche, a osservare il tramonto dal camminamento nord con il Chianti ai tuoi piedi—il ritorno al camper non sarà una conclusione, ma un passaggio. Monteriggioni rimarrà dentro di te come un ricordo immateriale, la prova che il Medioevo non è solo nei libri.
👉 Scopri altri itinerari e coordinate GPS su map.camperepoi.it (a breve!)
👉 Iscriviti alla newsletter di CamperePoi per scaricare la guida completa “Val d’Orcia in Camper”